Il diario di Theophile Paddington è un documento in più parti che Edward Carnby recupera in Alone in the Dark: Inferno.
Inferno[]
Il diario sarà accessibile non appena Edward raccoglierà il PDA di Theo: archiviate nella memoria vi sono infatti le prime sette pagine degli appunti stilati dal curatore nei dieci anni precedenti al 2008. Nel 1998, poco dopo la morte della moglie Madeleine, Theo si ritrova in preda ad una profonda depressione, constatando di essere stato abbandonato da tutti e chiedendosi se il suo mentore, Edward, sia ancora vivo. Due anni più tardi il diario riporta la notizia di un uomo sui 35 anni, con una pietra luccicante al collo, che avrebbe sterminato venti innocenti in un club di Praga. Sicuro che si tratti di Carnby, Theo decide di rimettersi al lavoro sulla missione affidatagli dal suo mentore. Altri due anni dopo, proseguendo nei suoi studi sulla Via della luce, il curatore appunta alcune osservazioni su Central Park e sui segreti che esso custodisce. Il file successivo, datato un mese prima, racconta di come un uomo di nome Crowley abbia contattato Theo offrendosi di finanziare le sue ricerche, tuttavia quest'ultimo si dice sospettoso sui suoi veri intenti e si propone di agire con cautela. Successivamente, quindici giorni prima, Theo esprime tutta la sua preoccupazione: Crowley e i suoi uomini si fanno sempre più insistenti e sospetta che lo abbiano fatto seguire, decide così di interrompere qualsiasi rapporto con loro. Gli ultimi due file di testo sono del giorno corrente: nel primo Theo riporta il suo stupore alla notizia che Crowley abbia trovato e catturato Edward. Deciso a non abbandonare il suo mentore, il curatore sceglie di cedere al ricatto: eseguirà un rituale per purificare la Pietra Filosofale che Carnby porta da quasi settant'anni al collo pur di salvargli la vita. Nell'ultima pagina vengono appuntate le preoccupazioni di Theo riguardo al fatto che il rituale sarà molto rischioso per Carnby e che il risultato sarà la liberazione di Lucifero, il demone prigioniero della Pietra, tuttavia l'anziano curatore confida che possa essere l'occasione di fronteggiare e sconfiggere il male una volta per tutte.
La seconda parte del diario la si otterrà una volta entrati nella camera segreta celata nella sala 943. All'interno Edward e Sarah Flores raccoglieranno una memory card per il PDA contenente una lettera per Carnby e tre resoconti di Theo. Nel primo, risalente ad un anno prima, egli cita un componimento trovato nella camera segreta: "Le mani di Venere plasmeranno la serratura della porta, mentre Marte combatterà per riportare la chiave nel nucleo" grazie al quale comprende che il Portatore della Pietra non dovrà agire da solo secondo la profezia ma, coerentemente ai principi dell'alchimia, sarà accompagnato da una donna nella sua missione. Nel secondo file, datato tre mesi prima, Theo riporta di aver capito che le speciali lenti degli alchimisti che ha costruito servano per incanalare la luce e proiettare un simbolo, il quale può permettere di aprire le porte della Via della luce, stupendosi delle capacità degli antichi alchimisti. Nell'ultimo, risalente ad un mese prima, Theo scrive del vecchio castello di Central Park e di come sospetti che le lenti debbano essere utilizzate lì. Conclude con un sinistro presagio sugli eventi futuri.
I successivi appunti di Theo vengono inviati da Sarah ad Edward tramite dei messaggi. Il primo lo si riceverà poco dopo aver lasciato la sala 943, mentre si guida il muletto nei sotterranei del museo, e riporta la scoperta di Theo della sala segreta, risalente a sei anni prima. Il secondo, datato quattro anni prima, lo si riceve mentre si affrontano gli Humanz nella stazione della metropolitana e tratta degli studio del curatore del museo su una porta per l'aldilà e sulle profezie riguardanti la Pietra Filosofale. Un altro stralcio del diario datato sei anni prima viene ricevuto quando si esce dalla carcassa della Madre Vampirz, in esso sono contenute le osservazioni di Theo sull'energia primitiva sfruttata dagli antichi alchimisti e la sua intuizione che la sala circolare che ha scoperto nella stanza 943 sia una sorta di anticamera per qualcosa di ancora più importante. I successivi quattro messaggi, tutti risalenti a due anni prima, vengono ricevuti presso il vecchio castello: il primo quando Carnby vi arriva, il secondo quando riesce ad entrarvi, il terzo non appena ha trovato e attivato tre dei simboli nascosti e l'ultimo quando raggiunge l'ascensore segreto che conduce al piano più alto. Contengono le pagine di diario dove Theo racconta di aver costruito delle speciali lenti capaci di incanalare la luce ed il suo ritrovamento di una parte della profezia che rivela che la Pietra sia un artefatto creato da Lucifero dopo essere stato scacciato dal Paradiso. Per assicurarsi che il medaglione non venisse distrutto, il demonio lo usò per tentare gli uomini promettendo loro potere e ricchezza, secondo la profezia solo un uomo può essere in grado di indossarlo senza farsi corrompere, attraversare la Via della luce per dimostrare il proprio valore e poter affrontare il demonio e Theo crede fermamente che si tratti del suo vecchio mentore. Altri due messaggi, di un anno prima e di sei mesi prima, vengono inviati da Sarah quando Edward, dopo aver attivato tutti i simboli nascosti, torna all'ascensore segreto e quando si dirige verso il forte. Contengono alcune riflessioni di Theo sui suoi scarsi progressi, sulla scarsità di fondi che l'università è disposta ad investire nelle sue ricerche e su i suoi brutti presentimenti circa il destino di Edward, Secondo gli alchimisti, infatti, la Pietra ha il potere di mantenere in vita in eterno colui che la porta, tuttavia Theo non può fare a meno di sentirsi in colpa per il suo mentore e si rammarica di non essere stato lui a portare quel fardello.